domenica 30 marzo 2008

Collateral


Veloce e calamitante come un Hong Kong movie, crudo e cinico come lo Scorsese dei primi anni, il grande Michael Mann, forse uno dei più grandi registi della Hollywood moderna, consegna al cinema questo film d'azione che è quasi capolavoro.
Dopo due film basati su storie vere, The Insider e il biografico Alì, Mann ritorna, con Collateral al genere che sicuramente gli riesce meglio, di cui è quasi l'inventore, il thriller metropolitano, lo stesso affrontato sapientemente in due dei suoi film adorati dalla critica, Heat e Manhunter.
Siamo subito catapultati nel meccanismo ad orologeria di questo gioiello cinematografico. Max, interpretato dal Premio Oscar Jamie Foxx, è un tassista con grandi sogni e pochi mezzi per realizzarli, che intreccia la sua sorte con il killer Vincent (un Tom Cruise in stato di grazia, che ci offre la sua migliore interpretazione) che dovrà trasportare in giro per Los Angeles nella sua scia di morte.
E' un film girato alla perfezione, quasi un saggio sulle tecniche di regia, con un fotografia in digitale dal taglio quasi documentaristico, e un montaggio incalzante, un film fatto di dettagli ma non per questo disattento all'emotività dei personaggi.
Un cast messo insieme sapientemente, oltre a Foxx e Cruise spiccano Mark Ruffalo, convincente come sempre, nel ruolo di un detective da una forte integrità, e Jada Pinkett Smith, che compare poco ma riveste molta importanza nella trama.
La sceneggiatura si basa quasi completamente sul contrasto tra i due interpreti, due persone così diverse ma che hanno in comune la solitudine in cui vivono. Due facce della stessa medaglia. Il primo è un uomo buono e sognatore, il secondo è cinico, realista e disgustato dalla città in cui vive, una città piena di gente sola, dove sulla metro non ci si accorge nemmeno di un uomo morto per la fretta in cui si vive (il disgusto per la società lo avvicina un pò al John Doe di Seven, nonostante Vincent sia molto meno invasato, è un killer molto più "freddo" e disinteressato, che agisce solo per lavoro). Ma entrambi i protagonisti provano la stessa sensazione di fronte a un coyote che attraversa la strada, in una stupenda scena sulle note della bellissima Shadow of the Sun di Chris Cornell.
Davvero un film che rasenta la perfezione, un action thriller davvero profondo e ben fatto.

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